Mi metto nei panni di quelle 280 persone che si erano abbonate via notifica a ricevere gli aggiornamenti del mio sito. Che si erano dimenticate di averlo fatto e che ora – SORPRESA – si trovano una Martina selvatica nella casella mail, a tradimento.

Ciao, amici, colleghi e followers del 2015 o giù di lì, avete visto che sorpresona? Forse torno, forse no. Non lo so. Sentitevi comunque liberi di togliervi dalla mailing list, non so manco dove sia o come si veda chi è iscritto. :D Ma prima di decidere se ricominciare a scrivere su questo spazio, vorrei ripartire con una riflessione che facevo tra me e me in queste ore.

Parlare di qualsiasi argomento sui social può diventare un rischio: specie con certe tematiche si rischia di triggerare chi legge, rendendogli/le il tuo profilo social un posto meno sicuro e – magari – perdendo un follower (poco male, ma non è questo il punto a cui voglio arrivare). La realtà dei fatti è che siamo spesso sovrastimolati dai contenuti social contro la nostra volontà, spesso neanche ce ne accorgiamo: veniamo esposti a qualsiasi genere di contenuto, al punto che siamo arrivati a tollerare anche argomenti che normalmente non avremmo letto o guardato volentieri. Quindi sono qui a dirvi che uno dei doni più grandi che possiate farvi, credetemi, è tutelarvi da questi argomenti, nascondendo o smettendo di seguire quei profili che parlano di tematiche per noi sensitive.

Io per prima ho rinunciato a seguire tutti gli account su Instagram che mi creavano un disagio, ed ero partita a togliere il follow a tutti i profili che parlavano di dieta, di fitness, di dimagrimento, di nutrizione. Ma anche di cibo, di ricette, che fossero golose o fit. Insomma, ho nascosto tutto ciò che riguardava il cibo, perché – spoiler alert – ebbene sì, per me tutto ciò che riguardava il cibo era diventato un trigger.

Salto in avanti di qualche mese, ad oggi: incredibilmente, non è più così.

Ma quindi Martina, di grazia, puoi forse spiegarci la connessione tra quello che hai detto finora e il voler ricominciare a scrivere? Sì, posso, anche se sono in confusione pure io.

La questione è semplice: su Instagram non voglio farlo, ma dopo svariati mesi sono pronta a parlare più liberamente di un grosso cambiamento che ho affrontato che riguarda il cibo. Ho fatto 4 mesi di un percorso che ora sento parte della mia vita e della mia quotidianità. Ho evitato di parlarne altrove per non ammorbare nessuno contro la sua volontà, per non sembrare l’ennesima persona che va online a vantarsi di una perdita di peso, ma la realtà è che ho bisogno di parlarne. Devo mettere nero su bianco qualcosa che ho scoperto di avere in comune con migliaia di persone e che semplicemente mi fa stare bene. Ma voglio farlo senza urtare nessuno, dando a chi mi segue sui social, la possibilità di non esserne reso partecipe.

Quindi niente, credo vi arriverà qualche notifica in più nelle prossime settimane.

O forse no, non si sa, d’altronde io sono come le scale di Hogwarts. Mi piace cambiare.

Al prossimo post,
M