Ci ho pensato parecchio (e ci ho anche messo 3 mesi) se scrivere questo post oppure no, ma alla fine la scelta è caduta sul sì, perché la coppetta mestruale è un argomento come un altro: parliamo sempre di Benessere e stile di vita, quindi con molta calma vado a raccontarvi la mia esperienza con questo oggettino. Se l’argomento, comunque, dovesse darvi fastidio, non leggete il post. :)

Indice del post

Premessa

Questo post non vuole essere una guida o un tutorial o che so io, ma semplicemente la condivisione di un’esperienza molto soggettiva. Tenete conto che siamo tutte diverse e che con una cosa così delicata è bene affidarsi a un esperto, in caso di indecisione.

Ho avuto il ciclo a 10 anni e mezzo, molto presto. Ciclo sempre regolare, un po’ abbondante nel secondo/terzo giorno, doloroso “quanto basta”. Insomma, da manuale. Non ho patologie e/o problemi di alcun tipo. Ho sempre usato assorbenti normali, con qualche alternanza di assorbenti interni, che però a livello “psicologico” mi hanno sempre messo ansia causa igiene: direte voi, “Perché con la coppetta no?”. Ci arriverò.

Cos’è la coppetta mestruale?

Il nome parla chiaro: è una coppetta in silicone medico, diciamo fatta “a forma di calice” con tanto di stelo sul fondo, che – inserita nel canale vaginale aderisce alle pareti e raccoglie il flusso mestruale. Ok, detta così suona male, lo so, ma vi assicuro che una volta superata la (normale) perplessità iniziale potreste trovarvi davanti alla svolta, soprattutto se vivete “male” il ciclo.

Come scegliere la coppetta mestruale

Prima di lanciarmi nell’acquisto, mi sono documentata. Per giorni. Anzi, diciamo pure mesi. Ho consultato forum, blog, letto recensioni e articoli in diverse lingue e di diverse persone: diverse in età, abitudini, esperienze. Diciamo che in proporzione era 9:1 articoli positivi. Poi c’erano gli estremi: gente che demonizzava gli assorbenti, che insultava le aziende produttrici, che gridava ai gomblottih. Anche no. L’importante in questa fase è senza dubbio tenere la mente aperta e non lasciarsi spaventare/influenzare da terrorismi inutili.

Quindi, venendo a me, circa un anno e mezzo fa dovevo fare un ordine da Ecocose: già che c’ero ho quindi guardato che marche ci fossero in assortimento e insieme a Luana ho scelto la Coppetta Natù, in taglia 1, per la ragionevolissima cifra di 19,90€.

Parlo di “taglia” perché di solito ce ne sono due:

  • Taglia 1: per donne sotto i 30 anni che non hanno avuto figli o che non hanno avuto un parto naturale.
  • Taglia 2: Per donne sopra i 30 anni o che hanno avuto figli con parto naturale.

Per la scelta il criterio è abbastanza semplice, poi – ribadisco – potreste chiedere consiglio a un ginecologo: dipende dalla vostra conformazione/esperienza.

Natù

coppetta mestruale33

Con la Natù ahimè mi sono trovata malissimo. O meglio: nella prima fase di entusiasmo iniziale di confronto con l’assorbente classico, ero contentissima. Poi però ho iniziato a riscontrare i problemi: il primo fra tutti è stata l’ansia. Ansia da riempimento, ansia da inserimento, ansia da “effetto tappo”, ecc.

Mi spiego: Natù è a calice, con un bordino stondato e uno stelo a pallini che può essere regolato tagliandolo secondo le esigenze. Il bordino più grosso rende difficile arrotolare la coppetta per l’inserimento, perché essendo più rigido tende a tornare al suo posto prima che si sia completata l’operazione, per cui è uno scivolamento continuo che rende l’operazione scomoda e poco pratica. Al contrario, c’erano molti casi in cui una volta completato l’inserimento, la coppetta non tornava al suo posto come doveva, perché restava piegata. Capirete che se al terzo tentativo non si riesce, a un certo punto si abbandona il tutto e si torna ai classici assorbenti.

Uno dei modi per inserire la coppetta, ma anche il più scomodo: quello a U

Uno dei modi per inserire la coppetta, ma anche il più scomodo: quello a U

L’altra componente che mi metteva ansia era che sul bordo di Natù ci sono tre forellini: da manuale c’è scritto che devono tassativamente restare liberi per non creare l’effetto tappo, che ovviamente comporterebbe rischi per la salute: io ovviamente ho iniziato a fissarmi su questa cosa e ne facevo una malattia, per cui nel primo periodo sentivo risucchio dove non ce n’era, dolori chiaramente dovuti all’ansia e così via.

Insomma, per farvela breve a un certo punto ci ho rinunciato.

Mi è bastato però fare un altro paio di mesi con gli assorbenti normali per tornare alla carica: mi rifiutavo, volevo la coppetta. Possibile che andasse bene a tutte e non a me?!  Finché mi è parso ovvio che la colpa non fosse della coppetta in generale, quanto di quella specifica che avevo io. Un giorno incappo nella foto della Lily Cup di Intimina ed è amore a prima vista. Non so spiegarvi perché, ma sentivo che era lei: liscia liscia, niente fori e per di più rosa.

Lily Cup – Intimina

coppetta mestruale32

Mi decido quindi a fare l’acquisto su Farmacia Express (dove l’ho trovata anche scontata) perché – sappiatelo – sul sito ufficiale sono dei folli e vogliono 10€ di spese di spedizione.

Mi è arrivata il giorno dopo il termine del ciclo, quindi ho aspettato un mese prima di testarla, ma appena l’ho fatto mi è parso chiarissimo che il mio istinto aveva ragione: al tatto era velluto, nessuno spigolo spiacevole, nessun bordo rigido, morbida e flessibile, si ripiegava su sè stessa come fosse tessuto. Per un attimo ho quasi pensato che lo fosse troppo, ma vi assicuro che:

  • l’inserimento non è mai stato così semplice. Da manuale suggeriscono 3 metodi, io li ho provati tutti e funzionano perfettamente tutti e tre, anche se io preferisco quello “a sigaretta”. Stessa cosa per l’estrazione.
  • una volta al suo posto non si sente. Ma proprio per niente, è come non averla. La sensazione di pulito e freschezza che si prova con la coppetta è impagabile, vale tutti i quasi 30€ che ho speso per prenderla.
  • la taglia 1, quella per chi non ha avuto parto naturale, tiene tranquillamente 12 ore senza aver bisogno di cambiarla. All’inizio avevo sempre il panico da “oddio è già piena”, ma in realtà un flusso normale in 8 ore non ne riempie neanche 2/3. ;)
Il metodo "a sigaretta"

Il metodo “a sigaretta”

Con Intimina ho senza dubbio trovato la soluzione definitiva, per cui quando sarà ora di cambiarla la rimpiazzerò con la stessa identica marca e modello.

Info tecniche sull’uso della coppetta

Differenza di diametro tra le due, entrambe taglia A

Differenza di diametro tra le due, entrambe taglia A

Veniamo ora a una serie di informazioni che penso possano servirvi e che sono esattamente quelle che ho cercato io quando mi stavo documentando.

Inserimento: questa di solito è la sezione che dà più fastidio a chi legge perché tende ad essere quella più dettagliata, ma suvvia: la vagina ce l’abbiamo tutte, evitiamo di essere eccessivamente pudiche! :P I metodi per inserire la coppetta sono molteplici e variano da modello a modello. La Lily Cup, essendo più flessibile e senza bordi spessi, può essere arrotolata su sè stessa facilmente fino a raggiungere un centimetro di diametro: è senza dubbio il metodo con cui mi trovo meglio. In alternativa si potrebbe spingere verso l’interno metà della coppetta, facendo in modo che si formi una specie di punta dall’altra parte: una volta inserita, la parte che avete spinto all’interno dovrebbe rientrare al suo posto aderendo perfettamente alle pareti: a me questo metodo funzionava con Natù una volta su tre. Per quanto riguarda la posizione in cui farlo, invece, la migliore sarebbe da accovacciate, come sulla turca. :)

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Metodo alternativo: spingere verso l’interno un punto della coppetta

Manutenzione: la coppetta va sterilizzata all’inizio di ogni ciclo in acqua bollente per circa 8/10 minuti. Mettetela tranquillamente sul fuoco, non si danneggerà. Durante il ciclo va sciacquata ogni volta che la si svuota, non serve ri-sterilizzarla. In caso, va comunque sempre riposta nel suo sacchettino.

Costo: le coppette vanno dai 15 ai 35/40€. Il mio consiglio è di non partire subito alla cieca con una coppetta da 40€, ma piuttosto prenderne una di fascia media per capire se come strumento può piacervi o meno. Una volta assodato che vi piace, allora potreste procedere con l’acquisto successivo, come ho fatto io. Fate conto che con una coppetta mestruale potete indossare un salvaslip piccolino e sarete coperte tranquillamente, cosa che vi farà risparmiare un botto di soldi sugli assorbenti.

Fuori casa: come dicevo, una coppetta può tranquillamente restare al suo posto fino a 12 ore, anche se – sinceramente – io preferisco evitare e cambiarla/sciacquarla durante il giorno almeno una volta. Chiaro è che bisogna avere l’ambiente per farlo, quindi ad esempio un bagno in cui abbiate libertà di muovervi, eventualmente chinarvi per facilitare il re-inserimento e – primo fra tutte le cose – un lavandino a portata di mano. Fortunatamente io ho sempre avuto in ufficio bagni spaziosi e dotati di bidet, quindi il problema non mi si è mai posto.

Circostanze particolari: per esempio, di notte, si può indossare? Non vedo perché no, io lo faccio abitualmente e – detta tra noi – ho meno pigiami sporchi sulla coscienza. In spiaggia/in piscina: la vera svolta secondo me è questa. L’anno scorso per la prima volta sono andata al mare il primo giorno di ciclo, stavo malissimo ma me ne sono fregata e sono rimasta tranquillamente in slip perché avevo la coppetta: ho fatto due bagni e due docce ed ero a posto col mondo. :)

Parola d'ordine: informarsi

Parola d’ordine: informarsi

Ribadisco, comunque, che sarebbe consigliato chiedere alla ginecologa prima di procedere. Io non l’ho fatto e mi sono presa le parole quando gliel’ho detto, ma alla fine neanche tante perché, come dicevo, sono in perfetta salute. Per la componente d’ansia e/o diffidenza nei confronti dello strumento in sè, parlatene con le amiche: potreste scoprire che attorno a voi tre su cinque la usano. Per me è stato così e ci siamo fatte anche una grossa risata tra colleghe, perché abbiamo formato la “sorellanza della coppetta”. Il confronto diretto può aiutare moltissimo a sbloccarsi, credetemi. . :)

Spero quindi di esservi stata d’aiuto, se avessi dimenticato qualcosa non esitate a dirmelo che provvederò ad aggiungere!

A presto e al prossimo post!
M