Dopo i primi mesi di vita in autonomia, penso di potervi già raccontarvi un po’ di scoperte che ho fatto a mie spese. ;)

1) Ricordi quando dicevi “Beh, ma quando starò da sola avrò più tempo per me e farò mille cose”? Ecco. Stronzate. Avrai talmente tante cose da fare per mandare avanti la casa che a malapena avrai tempo di lavarti e mangiare.

2) A proposito di ciò, prepararsi la cena e mangiare come un cristiano diventa sempre più difficile e ti troverai il frigo pieno di cibo precotto e lasagne di Giovanni Rana da sbattere in microonde 5 minuti mentre tu stai a faccia in giù sul letto chiedendoti chi te l’ha fatto fare.

3) Parlerai da sola l’80% del tempo che starai in casa, mettendo in serio dubbio le tue facoltà mentali e tenendo intere conversazioni con peluche, divano, scolapiatti e frigo (“Perché non ti riempi da solo? EH?”)

4) Se prima stavi attenta al budget mensile, ora svilupperai un’ossessione malsana per ogni euro che uscirà dal portafoglio, salvo arrivare a fine mese con un discreto gruzzolo e decidere di sperperarne la metà in cibo trash, utensili da cucina che userai una volta se è tanto e libri sulla calligrafia che aprirai – forse – solo per guardarli.

5) Rimpiangerai papà e mamma che ti preparavano la cena tutte le sere e ti lavavano i panni sporchi e frignerai come un neonato sperando di tornare prima o poi ad essere viziata e riverita come un pascià.

6) I rumori di notte diventano un interessante diversivo. Tradotto: prima sentivi un tonfo, ti svegliavi e pensavi “Tanto ci pensa mamma”. Ora ti svegli, pensi a intrusi-terremoti-alluvioni-Le 7 piaghe d’Egitto, arraffi il peluche del Minion e ti nascondi sotto al lenzuolino sperando che se proprio devono ucciderti lo facciano velocemente e senza dolore.

7) Se alla mattina ti riaddormenti dopo la sveglia sono cavoli amari e soprattutto tuoi e di nessun altro, quindi imparare a scattare in piedi appena suona la quarta (quarta, sì, problemi?) sveglia deve diventare un’arte da affinare come un master ninja.

8) Se ti si rompe qualcosa in casa e non hai almeno un minimo di capacità di improvvisazione e fai-da-te, hai un problema. Questo è bene che tu lo sappia, perché quando si staccherà il rubinetto del lavello facendoti la doccia, o l’antina del mobile (dove tieni il cibo spazzatura) si bloccherà impedendoti di sfogare la tua fame isterica, ti renderai conto che ascoltare papà quando ti spiegava il funzionamento del cacciavite non era una brutta idea.

9) Quando entrerà una vespa in casa, a te che “ma sì, cazzo servono le zanzariere”, avrai di che ridere e/o piangere. E soprattutto dovrai scegliere se fregarti quel briciolo di dignità e chiamare il vicino o provare a buttarla fuori da sola. Sì, buttarla fuori viva, perché poi ti fa schifo schiacciarla.

10) Ma soprattutto, andare a vivere da soli è bellissimo. Non rendere conto a nessuno, mangiare cereali per cena, andare in giro per casa nuda, dormire all’ora che vuoi tu… Andare a vivere da soli è un traguardo meraviglioso e soddisfacente, che realizza. Sì, sono dolori e sacrifici, ma anche tante gioie.

 

Al prossimo post. ;)
M