Hola hola! Questo post mi gratifica assai, per una serie di motivi.
Primo fra tutti perché è la prima volta che scrivo “MAC” nel titolo: ebbene sì, finalmente possiedo anch’io qualcosa del famigerato brand dal nero packaging e bianco logo. Era una vita che intendevo prendermi un rossetto, ma non ho mai avuto la possibilità perché – udite udite – qui di corner o punti vendita Mac non c’è manco l’ombra. O meglio, in viaMazzini a Verona ne hanno appena aperto uno, ma non ci voglio nemmeno pensare… Fatto sta che la mia amica Chiara, che vive negli USA, un giorno ha pronunciato la fatidica frase: “Ma se vuoi che ti porti qualcosa a casa basta che lo dici, eh?”. Ecco.

Insomma, mi ha messo a disposizione l’indirizzo di casa e mi ha detto di farmi spedire lì quello che volevo. Nemmeno a dirlo il primo sito che ho visitato è stato maccosmetics.com, dove – si sa – col cambio €/$ i prezzi sono più bassi (un rossetto costa quasi 7€ di meno che in Italia). Complici le spese di spedizione gratuite, questo è quanto ho acquistato:

MAC – Craving ($16 = 11,8€)

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Il colore è stato attentamente ragionato e scelto insieme a Elisa di Makeup For Breakfast, che si è gentilmente prestata a visionare tutti (e dico tutti) i miei rossetti facendosi mandare la foto su Facebook. La difficoltà di prendere un colore che mi stesse bene senza però provarlo dal vivo era notevole. Siamo quindi andate per esclusione e mi sono fidata della sua competenza di MUA per intuire quale fosse il migliore per me.
Craving è un Amplified, quindi – stando a quanto ho imparato di recente – un rossetto cremoso e lucido ad alta pigmentazione e coprenza. Non mi dilungo in ulteriori descrizioni perché medito la review a breve, anche perché devo ancora toccarlo, ho paura. :P

MAC – Pearlglide Intense Eye Liner “Undercurrent” ($16 = 11,8€)

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Questo era stato un colpo di fulmine tantissimo tempo fa: l’avevo vista da Temptalia e poi ancora da Ciulla e avevo deciso che sarebbe stata mia. Poco mi importava che – tra le colorazioni disponibili – potesse non essere la più adatta a me, era un ottanio color “coda di sirenetta” che mi chiamava che manco le (appunto) sirene con Ulisse.. Ci ho pensato per un attimo, se cedere a Industrial o a Black swan, ma alla fine dovendo scegliere sono rimasta sul primo amore.
Non mi aspettavo nulla di meno, quando l’ho aperta: una meraviglia. La centellinerò fino all’ultima temperata.

Nel prossimo post vi farò vedere il secondo ordine gentilmente contrabbandato dalla patria dello Zio Sam dalla mia amica Chiara, che ringrazio di nuovo.
A presto!