Per chi mi segue da sempre ormai non è un segreto la mia passione per fare dolci: è strano, perché non amo mangiarli, ma farli è una delle cose che amo più al mondo. Non sempre mi riescono, ma vogliamo mettere quanto è divertente e gratificante farli?

La parte difficile di solito è decidere quali fare: personalmente credo che a ogni occasione corrisponda il dessert perfetto e quando si tratta di mettersi davanti al ricettario e prendere la decisione finale, io non ho tanti dubbi.

Girando sul web ho trovato un simpatico test dedicato ai dolci per le occasioni speciali, ovvero quale dolce corrisponde alla tua personalità? Un quiz in poche domande che aiuta a definire il dolce giusto per una festa o una ricorrenza; può essere d’aiuto per chi è indeciso ha bisogno di un po’ d’ispirazione. Io – neanche a dirlo – sono uscita come “Cupcake” (andate a dare un’occhiata alla descrizione del profilo)… Avevamo dubbi? :D

 

 Oltre al test, vi do anche qualche suggerimento che ho perfezionato con anni di dolci portati ad amici e colleghi. ;)

 

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In questi casi tendo a scegliere cosa fare a seconda di come si struttura la cena: se so che sarà sostanziosa scelgo un dessert di consistenza leggera e magari cremosa, che non riempia troppo. Evito torte “da colazione”, che sicuramente sarebbero troppo pesanti e opto magari per un tiramisù (però sostituendo i savoiardi con biscottini più sottili) o per qualcosa che abbia anche un tocco alcolico.

 

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Questa è senza dubbio l’occasione che richiede un dolce facilmente porzionabile sul momento o – meglio ancora – qualcosa di già porzionato, come cupcake, biscotti, torte quadrate semi secche che non sporchino tutta la scrivania. Consiglio di evitare creme (che magari stando fuori dal frigo in attesa di essere mangiate potrebbero deperire, e poi potrebbero essere un potenziale disastro. Idem dolci che tagliati creino troppe briciole. Il massimo secondo me sono torte morbide, da forno. :)

 

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L’occasione in cui esagerare è permesso e quasi d’obbligo: lo “stomaco da dessert” la domenica si attiva in automatico: spazio a dolci un po’ più complessi, ma sempre con un occhio di riguardo a una componente cremosa e “lussuriosa”. Bello osare anche nella struttura, perché si suppone che il dolce non vada trasportato, quindi non ci sono disastri che incombono.

 

4In questo caso via libera a biscotti, cupcake, crostate e dolci da forno: anche se fossero un po’ più secchi e “polverosi”, il contesto lo permette.

Allora, che dite? Avete suggerimenti da aggiungere ai miei? Fatemi sapere!
Al prossimo post, amic*!

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